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Cosa fare in caso di conto pignorato

Il pignoramento è una procedura legale attraverso cui un creditore, in possesso di un titolo esecutivo (come una sentenza o un decreto ingiuntivo), può richiedere il recupero di un credito non saldato, rivalendosi sui beni e sul denaro del debitore. Tra i beni che possono essere oggetto di questa procedura rientra anche il conto corrente bancario o postale, dove sono depositate le risorse finanziarie del debitore. Quando si parla di conto pignorato, infatti, si fa riferimento a un blocco dei fondi disponibili sul conto, che rende impossibile al debitore l’accesso a tali risorse, fino a quando non viene estinto il debito.

Il pignoramento del conto corrente solitamente si verifica quando un debitore, dopo ripetuti solleciti, non riesce a saldare il proprio debito. In questo caso, il creditore può rivolgersi a un giudice per ottenere un provvedimento esecutivo che consenta di pignorare il conto corrente del debitore. 

Il pignoramento limita fortemente l’autonomia finanziaria del debitore: da un giorno all’altro, operazioni comuni come prelievi, bonifici e pagamenti online diventano difficili o impossibili da effettuare. Se hai un pignoramento in corso, non lasciarti sopraffare dallo sconforto: esistono delle strategie per affrontare e gestire al meglio questa situazione. 

In questo articolo ti parliamo delle misure da prendere per gestire un conto pignorato, le leggi di riferimento, le tutele a tua disposizione e ti spieghiamo come ritrovare la tua stabilità finanziaria.

Le misure da prendere in caso di conto pignorato

Il pignoramento del conto corrente ha conseguenze immediate e destabilizzanti sulla vita del debitore. A peggiorare la situazione, c’è la possibilità che la banca possa optare per la chiusura totale del conto corrente, soprattutto se sono stati registrati pignoramenti multipli a carico dello stesso debitore o importi di debito significativi. Questo, ovviamente, rende ancora più complesso per chi è in debito recuperare la propria stabilità finanziaria.

Se hai subito un pignoramento, è normale che tu possa sentirti in ansia, ma conoscere le tutele a tua disposizione e le misure da adottare in caso di pignoramento ti aiuterà ad affrontare la situazione nel modo giusto e a ritrovare il tuo equilibrio finanziario.

Ecco le principali misure da prendere in caso di conto pignorato: 

  • Analizza la situazione del tuo debito. Verifica la legittimità del pignoramento, assicurandoti che il creditore abbia un titolo esecutivo valido, come una sentenza o un decreto ingiuntivo emanati dal giudice.
  • Sfrutta il tempo a tua disposizione. Il blocco effettivo dei fondi sul conto corrente avviene entro dei tempi stabiliti: 
  1. Il creditore è tenuto a inviare una notifica al debitore prima di procedere al blocco dei fondi sul conto. Il debitore, a questo punto, ha 10 giorni di tempo per pagare il proprio debito prima che la banca o l’ente postale renda esecutivo l’atto di pignoramento. 
  2. Se il creditore è l’Agenzia delle Entrate, questa può procedere all’invio della notifica alla banca o alla posta senza dover prima passare dal tribunale. Se nei 60 giorni successivi all’invio della notifica il debitore non ha ancora saldato il proprio debito, l’Agenzia delle Entrate può prelevare la somma dovuta dal suo conto corrente. 
  • Verifica i limiti del pignoramento. Il pignoramento del conto è regolato da norme precise. Ad esempio, se sul tuo conto corrente vengono accreditati pensioni o stipendi, la legge impone dei limiti al pignoramento per garantire un minimo vitale. Questo significa che parte dei fondi può essere esclusa dal pignoramento per consentirti di coprire le spese essenziali.

Conto pignorato e limiti di legge

Conoscere i limiti imposti dalla legge per proteggere i diritti del debitore è essenziale per affrontare le difficoltà del pignoramento con consapevolezza e senza lasciarsi assalire dalle paure e dall’ansia. La normativa italiana prevede infatti una serie di tutele per evitare che il debitore rimanga completamente privo di risorse. Queste limitazioni sono pensate per assicurare a chi si trova in difficoltà finanziarie di poter coprire le spese essenziali e garantire la continuità economica, anche quando viene richiesto il recupero del credito.

Vediamo ora insieme nel dettaglio quali sono i limiti di legge sull’ammontare pignorabile e sulle modalità di pignoramento su conti correnti.

  • Limiti pignoramento conto corrente: la legge prevede che sia sempre garantito al debitore il minimo vitale per condurre una vita dignitosa. Il minimo vitale per il 2024 è fissato a 1.603,23 euro, ossia il triplo dell’assegno sociale (534,41€ X 3). Se il saldo del conto corrente supera questa soglia, la parte eccedente può essere pignorata. Se invece sul conto sono presenti somme inferiori, il pignoramento non può essere attuato.
  • Limiti pignoramento conto corrente cointestato: in caso di conto cointestato, solo la parte di denaro appartenente al debitore può essere pignorata. In genere, si pignora la metà del saldo, a meno che non si riesca a dimostrare la diversa percentuale di proprietà dei fondi.
  • Limiti pignoramento conti con accrediti non pignorabili: alcuni accrediti, come le indennità di accompagnamento per disabili, le rendite di assicurazioni sulla vita o le pensioni di invalidità, non sono pignorabili. La banca o la posta, pertanto, non possono bloccare tali somme.
  • Limiti pignoramento su stipendi e pensioni: anche nel caso di pignoramenti su stipendi o pensioni, la legge prevede che venga garantito al debitore un minimo vitale di 1.068,82€ al mese, ossia il doppio dell’assegno sociale (534,41€ X 2). Inoltre, su stipendi e pensioni sono pignorabili solo quote specifiche: un quinto per debiti di lavoro o tributi provinciali e comunali omessi; un terzo per debiti sugli alimenti dovuti per legge.

Conclusioni: come affrontare le difficoltà di un conto pignorato

Affrontare un pignoramento può essere un’esperienza estremamente stressante. Il blocco dei fondi presenti sul conto corrente può compromettere gravemente la serenità economica. Ma la conoscenza di quanto previsto dalla legge in tema di pignoramenti può fare una grande differenza per una gestione più consapevole delle problematiche correlate a questa condizione. Con le giuste informazioni e un adeguato supporto professionale, è possibile adottare misure efficaci per proteggere le proprie risorse, trovare un equilibrio e costruire un percorso di recupero finanziario. 

Noi di GF Financial Service possiamo offrirti un’alternativa utile a evitare il pignoramento: l’apertura di un conto corrente estero non pignorabile. Se hai subito un protesto o una segnalazione come cattivo pagatore e ti trovi quindi in difficoltà economica, possiamo aiutarti a tutelare le tue finanze dal pignoramento. Che tu sia un privato o un’azienda, l’apertura di un conto corrente estero non pignorabile ti permette di tenere al sicuro il tuo futuro personale e lavorativo.  


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