Protesti e pregiudizievoli: caratteristiche e differenze
I protesti e gli atti pregiudizievoli si possono somigliare in molti elementi che li caratterizzano, ma non sono la stessa cosa. Sicuramente sono importanti e da tenere bene in considerazione quando andiamo ad esaminare la situazione e la capacità che ha un cliente di adempiere ai propri debiti. Per i creditori è estremamente importante conoscere l’esistenza di pregiudizievoli o protesti in atto, dato che in base a questi si potranno effettuare delle scelte più consapevoli su come comportarsi con i propri clienti.
Il Protesto
Il protesto è un atto mediante il quale possiamo constatare se vi è il mancato pagamento di un assegno, una cambiale ordinaria o una cambiale tratta; infatti, non tutti i mezzi di pagamento sono strumenti protestabili. Chi subisce un protesto, cioè colui che non ha adempiuto alla promessa di pagamento, viene iscritto al registro ufficiale dei protesti, ma se adempie entro un anno può tranquillamente chiedere la cancellazione nel caso di una cambiale, e la riabilitazione nel caso di un assegno.
Atti Pregiudizievoli
I pregiudizievoli sono un insieme di informazioni che riguardano il patrimonio immobiliare di una personalità fisica o un’azienda. Essi sono archiviati insieme a tutti i documenti che illustrano e monitorano i vari passaggi di proprietà di un immobile; riportano altresì tutte le attività che gravano sull’immobile stesso, dovute magari a mancati pagamenti.
Principali atti pregiudizievoli
-
Sequestro conservativo: se il debitore disperde il patrimonio immobiliare prima della sentenza.
-
Pignoramento immobiliare: atto che si mette in esecuzione nel momento in cui chi ha l’obbligo non adempie ai suoi impegni patrimoniali.
-
Ipoteca giudiziale: in questo caso, ogniqualvolta venga pubblicata una sentenza di pagamento, si va a gravare sui beni del debitore.
-
Ipoteca legale: viene iscritta d’ufficio per dare garanzia ai creditori.
Come richiedere i pregiudizievoli
Richiedere gli atti pregiudizievoli è alquanto semplice, infatti risulta sufficiente avere i dati anagrafici del soggetto o la denominazione dell’azienda. La visura di questi atti può essere visionata sia a livello locale che a livello nazionale. Attraverso la visura si potrà valutare dettagliatamente la situazione dei soggetti richiesti. Chiunque può farne richiesta, dato che stiamo parlando di documenti di natura pubblica, elaborati proprio per proteggere i creditori verso i propri clienti e la loro situazione debitoria. Bisogna fare attenzione alla data riportata sui documenti, perché la situazione potrebbe variare da un giorno all’altro sia per l’effettiva verifica, sia per i tempi di registrazione. Da considerare che i documenti conservati e richiesti alla camera di commercio, sono aggiornati all’ultimo giorno lavorativo, mentre i documenti richiesti ai Tribunali e alle Conservatorie dei registri immobiliari sono aggiornati con scadenza settimanale.
Cosa si trova nelle visure
All’interno delle visure da tribunale possiamo trovare i dati riguardanti le liquidazioni, i sequestri, i fallimenti; nelle visure da conservatoria si troveranno le ipoteche, i decreti ingiuntivi, i pignoramenti immobiliari e i sequestri conservativi. Inoltre, si potrà trovare e verificare anche l’esistenza di ipoteche volontarie dato che possono essere costituite su richiesta del soggetto stesso come garanzia, soprattutto al momento della contrazione di un mutuo.