L’assegno diventa elettronico…e anche il protesto
Cambiano le normative per assegni e protesti
Basta assegni di carta, perlomeno tra le banche. Il 6 marzo è entrato in vigore il decreto ministeriale 2014 n. 205 del Ministero dell’Economia e della Finanza che si propone di dare nuove regole per la presentazione e il pagamento di assegni.
Cosa cambia?
La comunicazione tra le due banche di debitore e creditore sarà elettronica. In poche parole, non cambierà la modalità tra le persone che si scambiano un assegno, ma, a partire da ora, la banca del creditore dovrà trasmettere l’assegno in formato elettronico, e non più cartaceo, alla banca del debitore.
Una volta avvenuta la comunicazione, la banca avrà al massimo un giorno per pagare senza che ci siano problemi.
Protesto elettronico?
Secondo la direttiva ministeriale e della Banca d’Italia, anche la contestazione e il protesto dovranno avvenire in maniera elettronica.
Questo cosa significa?
Probabilmente significa che i tempi di accertamento del protesto saranno più veloci, dal momento che non ci saranno più i tempi tecnici della trasmissione dell’assegno cartaceo. Forse aumenteranno anche gli errori legati a questi accertamenti, soprattutto nel periodo di transizione tra le due modalità.
Noi saremo sempre qui a vigilare su questi aggiornamenti della normativa e ad aiutare chiunque si ritrovi nella necessità di dover aprire un conto corrente per protestati.