Ottenere la riabilitazione dopo un protesto
Innanzi tutto partiamo con spiegare che la riabilitazione è la procedura in sè che porta un soggetto che ha subito un protesto, riguardo un mancato pagamento di un titolo che sia assegno o cambiale, ad essere cancellato dal registro informatico dei protesti e lo porta a riabilitarsi all’emettere assegni, al credito e tuto ciò che concerne la vita economica.
Chi può richiedere la riabilitazione
La normativa che regola la riabilitazione Art. 17 L. n°108/96, come modificato dall’art. 3 L. n°235/2000, dall’art.13 D.L.vo n°150/11 e dall’art.1 L. n°3/2012, prevede che ad averne diritto è il debitore che abbia adempiuto all’obbligazione per la quale il protesto è stato levato (ossia il debitore che abbia pagato successivamente), e che non abbia subito ulteriore protesto nell’arco dell’anno successivo alla levata di protesto. Se invece parliamo di protesto di cambiale, si potrà richiedere la riabilitazione quando l’importo riportato e quindi il relativo pagamento risulterà adempiuto ma entro un anno, ovvero dodici mesi dalla levata di protesto. La corrispondente cancellazione va richiesta alla Camera di Commercio competente del territorio. Se i protesti intercorsi sono più di uno levati in tre anni e che sono a carico dello stesso soggetto, la riabilitazione potrà essere accolta solamente se le obbligazioni per le quali il protesto era stato levato siano state evase e non sia passato più di un anno tra un protesto e l’altro in modo da mettere in pratica una condizione di legge per la quale non intercorra un nuovo protesto nell’anno successivo alla levata del protesto precedente, come se tutto sia legato ad un’unica motivazione.
Dove e come fare richiesta di riabilitazione
La richiesta va fatta ed inoltrata al Tribunale di competenza nel territorio di residenza del soggetto protestato. Sempre meglio recarsi di persona al tribunale e chiedere informazioni specifiche e accordarsi previo appuntamento telefonico o comunque avvertire la cancelleria del tribunale dell’argomento, della situazione che si sta andando a verificare. Esiste un modulo chiamato Visure e Certificati nel quale il soggetto vittima di protesto sarà riportato (società o impresa tramite i legali rappresentanti). In questa visura dovrà essere esplicito che non ci siano altri protesti in corso. Questo certificato affinché sia aggiornato e comprendente i dati esatti dovrà essere rilasciato dopo un anno e un mese se la data del protesto è compresa tra 1 e 26, dopo un anno e 2 mesi se la data del protesto è compresa tra il 27 e il 31 e in entrambi i casi dopo il giorno 20 del mese di riferimento.
Passi da fare per ottenere la riabilitazione
Bisogna ottenere dal creditore un documento firmato che accerti che il pagamento sia stato adempiuto, sottoscritto e autenticato, nonché con una copia del documento di riconoscimento in allegato. Per il creditore esiste un modulo apposito di dichiarazione chiamato appunto: dichiarazione sostitutiva di notorietà per avvenuto pagamento. Ovviamente se ci sono state più girate si necessita della dichiarazione di tutti i giranti. In alternativa è possibile anche lasciare un deposito vincolato dello stesso importo del titolo protestato ed anche di questo andrà rilasciata un’attestazione di deposito direttamente dall’istituto di credito. Prima di recarsi al tribunale andrà compilata il modulo di Richiesta di Riabilitazione.
Riepilogo dei documenti da presentare al Tribunale
- Modulo di richiesta di riabilitazione
- Visura rilasciata dalla Camera di Commercio
- Dichiarazione di avvenuto pagamento
- Titolo protestato originale oppure in copia rilasciata dal notaio che ha levato il protesto
Se tutto va bene il Tribunale tramite il suo presidente pronuncerà un decreto che autorizzerà la Camera di Commercio a cancellare il soggetto che ne ha fatto richiesta dal registro dei protesti.
Dopo il provvedimento del giudice
Non appena il giudice ha emesso il provvedimento di cancellazione, questo andrà ritirato presso la cancelleria del Tribunale, il quale rilascerà previo un pagamento in F23 (informarsi presso la cancelleria), di una copia autenticata. Quest’ultima andrà poi consegnata presso la Camera di Commercio compilando il modulo Domanda di cancellazione protesti per avvenuta riabilitazione. Spetterà poi alla Camera di Commercio procedere per concludere la pratica e dichiarare chiuso il protesto.