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Prima e dopo 5 anni dal protesto: cosa succede e quali conseguenze

Ricevere un protesto è un evento che ha ripercussioni significative sulla propria situazione finanziaria e sulla capacità di accedere a servizi bancari e creditizi. Se sei un soggetto protestato, comprendere cosa succede prima e dopo 5 anni dal protesto ti aiuterà a capire quali azioni ti è possibile intraprendere per gestire al meglio la tua situazione economica. In questo articolo, infatti, parliamo delle conseguenze del protesto e in più  forniamo dei consigli utili su come affrontare questa sfida al meglio.

Prima di 5 anni dal protesto: posso aprire un conto corrente?

Aprire un conto corrente dopo essere stati protestati può risultare complicato, ma non è impossibile. 

La legge non vieta a un soggetto protestato la possibilità di aprire un conto; tuttavia, le banche e gli istituti finanziari hanno diritto a tutelarsi e per questo sono spesso riluttanti a concedere conti correnti a chi è stato protestato, poiché a maggior rischio di insolvenza. 

Ma non disperare: se sei stato protestato, sappi che esistono alcune possibili strade da intraprendere per ottenere un conto corrente e poter svolgere diverse operazioni bancarie. Esploriamole insieme:

  • In primo luogo, bisogna specificare che si può comunque prendere in considerazione la possibilità di presentare la richiesta di apertura di un conto corrente in banca. L’istituto finanziario in questione valuterà la situazione finanziaria del soggetto protestato per decidere se concedere o meno l’apertura del conto. La presenza di un garante potrebbe agevolare il buon esito della richiesta.
  • Alcune banche offrono conti correnti base che prevedono limitazioni sui servizi, ma che possono essere utilizzati per le operazioni quotidiane. Questi conti spesso non includono il libretto degli assegni o la possibilità di ottenere carte di credito. In più, si tratta di conti senza fido e, quindi, bisogna stare ben attenti a non “andare in rosso”.
  • Un’altra soluzione può essere rappresentata dalle carte prepagate con IBAN per protestati, che permettono di effettuare operazioni simili a quelle di un conto corrente tradizionale, come ricevere bonifici e pagare bollette. Anche se con alcune limitazioni, queste carte possono essere un’alternativa utile per gestire le finanze durante il periodo di protesto.

Prima di 5 anni dal protesto posso richiedere un prestito

Richiedere un prestito quando si è stati protestati è ancora più complicato. Le banche e gli istituti finanziari consultano regolarmente il CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) prima di concedere un prestito, e un protesto segnalato può essere un motivo sufficiente per il rifiuto. Anche in questo caso esistono delle alternative per i soggetti protestati che hanno necessità di richiedere un prestito. 

Bisogna considerare, però, che queste alternative richiedono sempre al debitore una garanzia, attraverso cui dimostrare di essere in possesso dei mezzi economici per poter sostenere il debito contratto con il creditore: migliore è la garanzia, maggiori saranno le possibilità di ottenere un prestito.

Capiamo adesso quali sono le soluzioni per la richiesta di un prestito:

  • Prestiti con cessione del quinto di pensione o stipendio. Questo tipo di prestito è garantito direttamente dalla tua busta paga o pensione, riducendo il rischio per il creditore. È una soluzione che potrebbe essere accessibile anche ai protestati, ma è necessario avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o una pensione.
  • Prestiti cambializzati. Questa tipologia di prestito prevede il rimborso tramite cambiali mensili, può avere tassi di interesse più elevati rispetto ai prestiti tradizionali e richiede una gestione molto attenta per evitare ulteriori problemi finanziari.
  • Prestiti tra privati. Esistono delle piattaforme di social lending dove i prestiti vengono concessi da privati. Anche qui, però, bisognerà dimostrare la propria capacità di restituire il credito.
  • Prestiti garantiti: se si possiedono beni di valore, come case o auto, è possibile utilizzarli come garanzia per ottenere un prestito. Le garanzie reali aumentano la credibilità agli occhi del creditore.
  • Fideiussione: Un terzo soggetto (come un parente o un amico) può garantire per il debitore, assumendosi la responsabilità del debito se il debitore non dovesse riuscire a rimborsare il prestito.

    Come cancellare un protesto prima dei 5 anni

    Se sei stato protestato, è possibile che tu possa procedere alla cancellazione del protesto e alla riabilitazione prima che siano trascorsi i 5 anni previsti dalla legge. Va specificato che la cancellazione prima dei 5 anni può essere richiesta solo per i seguenti titoli di credito: cambiale accettata e vaglia cambiario o assegno. 

    Se si intende togliere il protesto prima che decada automaticamente secondo i termini stabiliti dalla legge, è necessario che il soggetto protestato proceda alla propria “riabilitazione”. Innanzitutto, la riabilitazione richiede il pagamento integrale del debito che ha originato il protesto, compresi eventuali interessi e spese legali. Solo dopo aver saldato il debito, sarà possibile inoltrare la richiesta di riabilitazione al Presidente del Tribunale competente per il luogo di residenza. La richiesta dovrà essere corredata di documentazione che attesti l’avvenuto pagamento del debito.

    Una volta ottenuto il decreto di riabilitazione, questo deve essere trascritto nei registri del Tribunale e comunicato alle Camere di Commercio e al CRIF per aggiornare la posizione del soggetto protestato. È un processo complesso ma può aiutarti a ristabilire la tua credibilità finanziaria più velocemente.

    Un’altra strada potrebbe essere il ricorso al Giudice di Pace, nel caso in cui il protesto sia stato elevato erroneamente o nel caso di protesto illegittimo (in questo caso, se il giudice accoglie la richiesta, il protesto viene cancellato dai registri).

    Dopo 5 anni dal protesto cosa succede

    Trascorsi 5 anni dal protesto, questo viene automaticamente cancellato dai registri informatici della Centrale di Allarme Interbancaria (CAI) e del CRIF. Ciò significa che le informazioni negative sulla situazione finanziaria del soggetto protestato non saranno più visibili agli istituti di credito durante la valutazione delle richieste di prestito o di apertura di conti correnti.

    Tuttavia, è importante sapere che la cancellazione automatica non cancella il debito sottostante. Se il debito non è stato saldato, i creditori possono comunque intraprendere attività per il recupero con le relative azioni legali.

    Dopo la cancellazione automatica, si avranno ovviamente maggiori possibilità di accedere ai servizi bancari e creditizi. È il momento ideale per ricostruire la propria storia creditizia, magari iniziando con piccoli prestiti o con l’apertura di conti correnti presso istituti che offrono soluzioni specifiche per chi ha avuto problemi di protesto.

    Come aprire un conto anche se protestati

    Come hai visto, aprire un conto corrente anche se sei un soggetto protestato è possibile, e noi possiamo aiutarti. Noi di Conto Protestati Service offriamo soluzioni specifiche per chi si trova in questa situazione, permettendoti di accedere a conti correnti speciali che ti permetteranno di svolgere varie operazioni bancarie, tra cui la possibilità di ricevere bonifici, effettuare pagamenti e gestire le tue finanze quotidiane in modo sicuro e trasparente.

    Non lasciare che un protesto influenzi negativamente la tua vita finanziaria per sempre. Contattaci oggi stesso per scoprire come possiamo aiutarti a ottenere un conto corrente che soddisfi le tue esigenze. Siamo qui per offrirti il supporto necessario e guidarti verso una gestione finanziaria più consapevole.