Quali sono i conti correnti che non si possono pignorare?
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Il pignoramento del conto corrente è una procedura legale che consente ai creditori di recuperare i propri crediti attraverso il blocco e la sottrazione di somme depositate sul conto corrente del debitore. Si tratta di una situazione complessa e delicata, che può mettere in seria difficoltà chi si trova già in condizioni economiche precarie.
Chi ha subito un protesto o una segnalazione al CRIF sa bene di cosa stiamo parlando: il pignoramento del conto corrente è una delle conseguenze più temute in assoluto.
Questa misura causa molta ansia e frustrazione perché comporta l’impossibilità di accedere alle proprie risorse economiche e rappresenta un blocco non solo alle proprie finanze, ma alla propria vita in generale. Prima di arrivare a conclusioni catastrofiche è importante sapere che non tutti i conti correnti possono essere pignorati indiscriminatamente. Esistono infatti delle tutele specifiche previste dalla legge per determinati tipi di conti e di somme depositate.
In questo articolo analizzeremo quali sono i conti correnti non pignorabili o parzialmente protetti, fornendoti delle informazioni utili su come proteggere i propri risparmi dal rischio di pignoramento.
Conti correnti con accredito di stipendi o pensioni: limiti al pignoramento
Uno dei casi più comuni di limitazioni al pignoramento riguarda i conti correnti su cui vengono accreditati stipendi o pensioni. La nuova legge sul pignoramento del conto corrente stabilisce che il pignoramento di queste somme è soggetto a delle limitazioni precise: queste hanno l’obiettivo di garantire al debitore un minimo vitale, evitando che venga privato completamente delle risorse necessarie per vivere. Vediamo nel dettaglio quali sono questi limiti, distinguendo tra le somme già presenti sul conto al momento del pignoramento e quelle versate in seguito.
- Se lo stipendio o la pensione sono già stati accreditati sul conto corrente, il creditore può pignorare solo la parte eccedente il triplo dell’assegno sociale (pari a 1.603,23€ nel 2024).
- Per le somme derivanti da stipendio o pensione versate sul conto in seguito al pignoramento, la legge prevede che il creditore possa avere accesso, ogni mese, solo a 1/5 dell’importo netto presente sul conto.
Nei casi in cui il creditore è l’Agenzia delle Entrate, la situazione è diversa. La nuova legge sul pignoramento conto corrente Agenzia delle Entrate prevede anch’essa limiti specifici al pignoramento da parte di questo ente pubblico. Tali limiti variano in base agli importi. Per quanto riguarda gli stipendi, le somme pignorabili sono:
- per importi fino a 2.500 euro, l’Agenzia delle Entrate può pignorare fino a 1/10;
- per importi da 2.500 a 5.000 può pignorare fino a 1/7;
- per importi oltre i 5.000 euro può pignorare fino a 1/5.
Per quanto riguarda le pensioni, invece, la somma minima impignorabile è di 1000€.
Conti correnti con pensioni di invalidità o assegni di accompagnamento: protezioni legali
Le pensioni di invalidità e gli assegni di accompagnamento godono di una protezione legale particolare. Queste somme, essendo destinate a garantire la sopravvivenza e il sostentamento di persone con disabilità, non possono essere pignorate. Questo significa che, anche in presenza di un ordine di pignoramento, il conto corrente su cui vengono accreditati esclusivamente tali importi resta intoccabile.
La normativa è molto chiara su questo punto: le somme derivanti da pensioni di invalidità e assegni di accompagnamento sono impignorabili per legge, indipendentemente dalla situazione debitoria del titolare del conto.
Conti correnti cointestati: come funziona il pignoramento
Un altro aspetto da considerare riguarda i conti correnti cointestati. In caso di pignoramento, il creditore può agire solo sulla quota di pertinenza del debitore. Se il conto è cointestato al 50%, potrà essere pignorata solo la metà del saldo disponibile.
Questo meccanismo di protezione garantisce che il co-titolare del conto, non coinvolto nella situazione debitoria, non subisca danni ingiusti. È fondamentale dimostrare la percentuale di titolarità del conto per evitare che il pignoramento coinvolga somme superiori a quelle spettanti al debitore.
Conti correnti in rosso o affidati: sono pignorabili?
I conti correnti in rosso o con un fido bancario attivo rappresentano dei casi particolari. Analizziamo nel dettaglio entrambi i casi.
A differenza di quanto si possa pensare, il pignoramento di un conto corrente senza soldi è possibile. Questo perché il creditore che si rivolge al tribunale per procedere al recupero del proprio credito, può risalire all’istituto bancario in cui il debitore detiene il conto corrente, ma non può venire a conoscenza del saldo. Se il saldo è negativo, tecnicamente non ci sono somme disponibili da pignorare, ma il conto rimane comunque bloccato, almeno fino all’udienza che confermerà o meno il pignoramento. Nel tempo che intercorre tra il pignoramento e l’udienza, se sul conto viene effettuato un nuovo versamento o un accredito, il creditore può intervenire sul nuovo saldo positivo.
Per quanto riguarda i conti affidati, ovvero quelli con una linea di credito concessa dalla banca, il pignoramento può riguardare solo le somme che superano il limite del fido concesso. Ad esempio, se il fido è di 5.000 euro e il saldo disponibile è di 6.000 euro, il creditore può pignorare solo l’eccedenza di 1.000 euro.
Conti correnti esteri: una soluzione contro il pignoramento?
Chi si trova in una situazione di protesto o ha subito una segnalazione al CRIF spesso si chiede se esista un conto corrente estero non pignorabile su cui trasferire il proprio denaro per evitare di incorrere in questa misura legale e veder bloccate le proprie risorse economiche. In linea generale, possiamo dire che un conto corrente estero può offrire una maggiore protezione, poiché gode generalmente di maggiore privacy finanziaria. Ciò fa sì che il creditore italiano debba seguire procedure legali specifiche e più lunghe per rintracciare un conto aperto all’estero.
Il conto estero deve però rispettare determinate condizioni: innanzitutto, le somme versate sul conto devono provenire da attività legali e dichiarate; inoltre, il titolare del conto deve adempiere a tutte le disposizioni della normativa italiana in materia di monitoraggio fiscale.
L’apertura di un conto estero non è una soluzione esente da rischi. I conti aperti oltre i confini nazionali vanno sempre dichiarati al Fisco. La normativa italiana prevede sanzioni anche molto severe per chi trasferisce capitali all’estero al solo scopo di sottrarsi ai creditori, senza dichiarare adeguatamente l’apertura di conti esteri.
Noi di Conto Protestati Service possiamo supportarti nell’apertura di un conto corrente estero, garantendo il rispetto della normativa fiscale, in maniera veloce e senza attendere i lunghi tempi della burocrazia italiana.
Strategie per proteggere i propri risparmi dal pignoramento
Se ti trovi in una situazione di difficoltà economica e temi che il pignoramento possa essere una conseguenza disastrosa per le tue finanze, ti suggeriamo alcune strategie efficaci per proteggere i tuoi risparmi e prevenire il pignoramento:
- Cerca di raggiungere un accordo con il tuo creditore: può sembrare complesso, ma è una soluzione possibile ed efficace. Organizza insieme al tuo creditore un piano di rientro rateizzato oppure proponi un saldo a stralcio, così da avere la possibilità di saldare il tuo debito ed evitare azioni legali.
- Rivolgiti al tribunale per richiedere la ristrutturazione del debito: il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza prevede la possibilità di ridurre il tuo debito e di saldarlo seguendo un piano di rientro che tenga conto delle tue difficoltà e necessità.
- Informati sempre sui limiti al pignoramento previsti dalla legge: andare subito nel panico non aiuta. Mantenersi aggiornati su quanto previsto dalla legge riguardo al pignoramento di conti correnti, ti permette di affrontare la tua situazione di difficoltà in maniera consapevole.
Conclusione: come tutelare il proprio conto corrente
Il pignoramento del conto corrente è un problema serio, ma esistono strumenti e strategie per proteggere i propri risparmi. Comprendere quali somme sono impignorabili e adottare soluzioni preventive può fare la differenza.
Se hai ricevuto un protesto o una segnalazione al CRIF e temi il pignoramento del tuo conto corrente, ricordati che esistono soluzioni concrete. Noi di Conto Protestati Service ti offriamo la possibilità di aprire un nuovo conto corrente dedicato, progettato appositamente per aiutarti a ripristinare la tua reputazione creditizia e riprendere il controllo delle tue finanze. Aprendo un conto corrente per protestati potrai ritornare a effettuare operazioni bancarie essenziali e ricevere l’accredito di stipendi o pensioni.
Tutelarsi dal rischio del pignoramento è possibile. Noi possiamo aiutarti a lasciarti alle spalle le tue difficoltà finanziarie e riprendere in mano la tua vita e i tuoi progetti con soluzioni pensate per garantire la continuità della tua operatività finanziaria.
FAQ
Quali sono i conti correnti impignorabili?
I conti su cui sono accreditate somme impignorabili per legge, come pensioni di invalidità, assegni di accompagnamento e alcune tipologie di stipendi.
I conti cointestati possono essere pignorati?
Sì, ma solo le somme di denaro appartenenti al debitore possono essere pignorate. Se il conto è cointestato al 50%, il pignoramento riguarderà solo la metà del saldo disponibile.