Verifica protesti: come fare il controllo
Vuoi sapere se sei sottoposto a un protesto? La procedura di verifica protesti ti indica chiaramente se tu o un’altra persona avete una segnalazione come cattivi pagatori. Questa operazione è molto utile sia per i debitori, che non sempre sanno di esserlo, sia per i creditori. A tutela di tutti i creditori che hanno contatti e, quindi, rapporti economici con il protestato, l’atto viene reso pubblico iscrivendolo sul Registro informatico dei protesti, custodito dalla Camera di Commercio competente per territorio. Così facendo, si semplificano tutte le procedure per venire a conoscenza di protesti esistenti sia da parte dei creditori passati, ed eventuali futuri, sia da parte del protestato stesso.
Con la verifica protesti, un protestato non può non conoscere la sua situazione
Non sempre il protestato sa di esserlo perché, ad esempio, chi è a capo di grandi aziende non ha bene sottomano l’andamento globale, non è a totale conoscenza di debiti o crediti e solo a bilancio ultimato ha una visione completa e dettagliata. È invece più semplice per le piccole e medie imprese o per le ditte individuali fare una verifica dei protesti, dato che in una piccola realtà la tenuta dei conti è più semplice e veloce e, per questo, si può avere un maggiore controllo della situazione.
Hai un qualsiasi dubbio sulla tua situazione finanziaria? Uno dei modi più semplici per sapere se si è protestati o se, dopo il protesto, si è stati cancellati dalla lista dei protestati, è quello di consultare le banca dei dati della Camera di Commercio. Attraverso una visura camerale, puoi avere in poco tempo tutte le informazioni di cui hai bisogno rispetto alla tua situazione personale, professionale o aziendale. Tale servizio è presente anche online: in pochi click otterrai una panoramica dettagliata della situazione. Basterà identificarti con codice fiscale e un documento d’identità: ti verranno subito mostrati i registri dei tuoi protesti e i dati per riscontrare con esattezza da cosa sono stati scaturiti.
La Visura Protesti o controllo dei protesti
Nel caso delle persone fisiche, la Visura Protesti è il documento che rilascia la Camera di Commercio. Qui sono elencati tutti i protesti a tuo carico. Questo documento può essere richiesto anche online, accedendo alla banca dati della Camera di Commercio. Puoi filtrare i risultati in base a imprese, persone presenti nel registro delle imprese, marchi, brevetti e altro. Sarà semplice identificare i dati di tuo interesse. Gli elenchi indicano in modo chiaro:
- il codice fiscale del soggetto;
- il nome e il domicilio del soggetto nei cui confronti il protesto è stato levato o che ha effettuato il rifiuto, se si tratta di persona fisica, oppure denominazione e sede, se si tratta di un soggetto diverso;
- il nome e il domicilio di chi ha richiesto il pagamento oppure, se si tratta di un soggetto diverso, la denominazione e la sede;
- il numero progressivo all’interno dell’elenco;
- la data e il luogo della levata di protesto o della registrazione.
Comunicazione da parte delle banche
Una conseguenza non molto piacevole alla quale vai incontro se sei protestato è la revoca di sistema, vale a dire il divieto assoluto di emettere assegni per i sei mesi successivi, oltre all’obbligo di restituire quelli ancora non utilizzati. La revoca è automatica, e avviene non appena i dati vengono inseriti negli archivi della banca d’Italia.
Questo archivio ha una grande funzione dato che permette di rendere più sicura la circolazione di assegni. Attraverso la sua consultazione è possibile ricevere informazioni utili sull’affidabilità di chi li emette, fare una verifica dei protesti di un potenziale collaboratore lavorativo o partner commerciale.
A chi è iscritto nel registro dei protesti è vietato emettere cambiali e firmare assegni fino a quando il protesto sussiste, pertanto l’unico modo per tornare ad emettere dei titoli di credito è provvedere alla cancellazione del protesto.